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La mia rubrica personale

Quarta Convention annuale associazione Ele.Na Elenco Naturopati

Il mio intervento sulla promozione del naturopata

Quando ho ricevuto l’invito a partecipare alla convention, oltre ad esserne onorata, ho visto la possibilità di realizzare il desiderio di vedere un’associazione di naturopati, un gruppo di professionisti all’opera, che parlano di azioni condivise, di professione, regole e crescita. Un’opportunità che apprezzo e che non tutti i professionisti sanno cogliere.

A parte il mio curriculum, io ho un grande vantaggio: nel mio percorso didattico ho conosciuto e ho fatto esperienze di diverse realtà e stili formativi del nostro settore. E se queste esperienze da un lato mi hanno stupita, dall’altra mi hanno stimolata a pensare che non si può pretendere che scuole e formatori si adattino alle specifiche esigenze e ai valori di ognuno, ma attivarsi affinché certe idee e pratiche di naturopatia si estinguano pian piano, perché anacronistiche. Di conseguenza cogliere gli stimoli che l’ambiente economico, sociale e culturale suggeriscono per affermare una naturopatia al passo coi tempi.

Non è un caso che oggi sentiamo l’esigenza di parlare di promozione della figura del naturopata, strategie e strumenti di comunicazione. Questa è la sfida che a livello personale e competitivo ogni naturopata si trova ad affrontare a livello personale e competitivo. Questo per me significa prima di tutto fare un passo indietro, riproporsi cioè stessi problemi con una diversa maturità.

Non è ridondante chiedersi ancora cos’è la naturopatia, da dove viene, perché è diversa dalla medicina allopatica, perché non siamo psicologi, come vediamo l’uomo e la sua salute. Se la Naturopatia esiste nel mercato e nella società, quali sono le regole della professione, siamo una professione? Cos’è la salute, la malattia, la prevenzione. E voglio provocarvi: ci piace davvero ancora tanto questa parola “naturopatia”? Perché se non abbiamo chiari i principi, la nostra promozione e comunicazione rifletterà la nostra confusione.

Ho verificato infatti che proprio a causa di questa debolezza informativa e personale che molti colleghi, bravissimi, con grandissime capacità, una volta diplomati, non riescono a far partire la propria carriera. Forse, mi son detta, il problema non dipende dal percorso formativo ma da come ci si è strutturati come persone, dalla conoscenza che si ha di se stessi, del proprio funzionamento (la costituzione si potrebbe dire), dei propri obiettivi. In poche parole la crescita personale e coscienziale. La filosofia che conduce alla pratica naturopatica, con tutte le sue discipline, si basa su un principio umanistico e olografico dell’uomo, della salute e dell’ambiente. Si struttura in un rapporto multidimensionale tra ambiente interno all’uomo che si riflette nell’ambiente relazionale esterno coinvolgendolo di conseguenza.

Nei nostri percorsi formativi abbiamo imparato a considerare l’uomo, la sua biologia e la salute costituiti di Piano Fisico, Informativo-Energetico (è qualcosa di più e oltre il livello emotivo) e Spirituale. E così l’Ambiente inscindibilmente costituito da tre piani: Ambiente Esterno, tutto ciò che ci circonda; Ambiente Interno, la nostra ecologia interiore; Piano Coscienziale, pratiche di evoluzione coscienziale. A livello pratico e contestualizzato al tempo in cui viviamo ciò si traduce in tre strategie a cui vorrei dare voce con azioni preventive e continuative, contestualizzato nell’offerta di servizio: 

- azioni volte a sviluppare nel naturopata il concetto di professionalità, la consapevolezza del suo ruolo di interprete e protagonista attivo nella crescita dello Stato di Coscienza. Ciò avverrà attraverso strumenti di crescita personale e appartenenza professionale; conoscenza ed espansione delle proprie caratteristiche, risorse, potenzialità e difficoltà personali ancor prima che nozionistiche e pratiche; azioni volte alla comprensione e sostegno del proprio stato di salute, della presa di responsabilità di tale condizione, da trasmettere alle persone che si rivolgeranno alla sua competenza in modo onesto. 

- Azioni volte a rendere il naturopata capace e autonomo nel provvedere alle normali difficoltà tecniche ed emotive che la professione porta alla luce con l’esperienza, attraverso la comprensione e la soluzione dei propri modelli limitanti. Rendere il naturopata capace di affrontare le paure che l’esordio e la prosecuzione della professione implicano con complessità crescenti.

- Azioni volte a sviluppare e trasmettere una cultura della naturopatia rispettosa della propria origine e dei propri principi attraverso i più moderni strumenti di comunicazione e divulgazione. 

E qui sento ancora l’esigenza di sottolineare l’aspetto importante che comunicare, promuovere, in qualunque campo, non significa semplicemente sviluppare un strategia, prendere dei contenuti, metterli all’ora giusta con il video giusto sul media giusto; significa prima di tutto capire chi siamo, cosa stiamo facendo, da dove veniamo, quali sono i nostri desideri, le nostre paure, imparare a leggere le esperienze, bisogna cioè lavorare su se stessi e tanto, perché ciò che siamo passa, anche a livello sottile, nel modo in cui comunichiamo, anche se formalmente facciamo tutto perfetto secondo i manuali di marketing. 

Escogitare un modello operativo specifico che armonizzi i principali strumenti di marketing e la filosofia umanistica della Naturopatia e che allo stesso tempo si adatti ai desideri del professionista e alle esigenze della società: “piano marketing umanistico”. 

Si struttura quindi un pacchetto di servizi di avvio al lavoro e assistenza alla professione per naturopati già in possesso delle credenziali per lavorare a tutti gli effetti, per gli iscritti alle scuole e gli studenti e chi si avvicina attraverso corsi monotematici al settore. Il target si amplia di gran lunga.

Le attività specifiche potranno riguardare, come diremo nel corso dell’incontro, aspetti “esterni” di consulenza legale, consulenza commerciale/finanziaria/lavoro, consulenza affitti studio, consulenza mercato, consulenza comunicazione e marketing. Ma soprattutto aspetti “interni” preventivi, da trattare prima dell’ingresso nel contesto professionale quali: servizio di crescita personale, coaching naturopatico, consulenza naturopatica; per garantire al futuro professionista gli strumenti adatti per un’analisi del proprio stato personale di coscienza, di percezione della realtà, dei valori, dei punti di forza e debolezza, interpretazione della realtà, coscienza relazionale, piano di realizzazione del sé.

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